INTERVISTA A BENEDETTO CASILLO
Benedetto Casillo, attore simpatico e popolare, lo abbiamo
incontrato durante una manifestazione organizzata dall’opera
salesiana di portici, dove ha riscosso unanimi consensi in tutte
le persone che gremivano l’accogliente “auditorium don bosco”di
Via Dalbono.
Umanità, cordialità, disponibilità:queste sono alcune delle doti
che caratterizzano benedetto Casillo, che fanno di lui una delle
figure più simpatiche e popolari della commedia italiana in
generale, della napoletana in particolare.
Ha risposto, con estrema disponibilità, ad alcune domande
postegli durante l’incontro informale, amichevole, conoscitivo.
Dove ha parlato della sua nascita avvenuta a Napoli il 2 luglio
1950, di una sua pia zia che li raccontava storie di religiosità
popolare, fede autentica e sincera, storie che anticipavano, in
pratica, l’avvento della televisione.
Da piccolo giocava terzino destro con la maglia nerazzurra dell’inter
numero 2 di Tarcisio “ROCCIA” Burgnich, ricordandone poi, i
famigerati compagni di formazione (Sarti, Facchetti, Bedin,
Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola Peirò, Suarez, Corso). Alè
benedetto, forza Inter!
La recitazione è più istinto o scuola?
Per me, è certamente più istinto, senza alcun dubbio; col tempo
poi, mi sono “perfezionato”…
Ti propongono contemporaneamente tre ruoli importanti in teatro,
al cinema e in tv. Che fai?
Scelgo subito il cinema, affinché la mia opera rimanga per
sempre…
Nel “dorato” mondo dello spettacolo c’è più fede o
superstizione?
Ci sono molte persone perbene a modo!
Il mondo dello spettacolo vede regnare sovrana la falsità. Hai
amici sinceri?amiche vere?
Due o tre persone certamente.
La qualità che preferisci in una persona?
La lealtà, prima di tutto.
La tua paura maggiore?
Prima di salire su un palcoscenico…
Cosa guardi in tv?
Il televideo.
La canzone che fischi più spesso sotto la doccia?
Emì, ma chi l’ha detto che sotto la doccia bisogna fischiare?
Che legame hai con Napoli?
Di Napoli mi piacciono anche le pietre…
Se tu avessi una lampada magica, i tre desideri che vorresTi che
il genio avverasse?
Che mi “donasse” una forte fede spirituale, che la famiglia
fosse sempre unita, che mi conservasse in salute…
Se tu incontrassi dio cosa gli diresTi?
Solamente che sarei felice per averlo visto… Sarebbe una
sconfitta vinta alla grande, visto che nessuno lo ha visto!
La pagina di vangelo che preferisci?
Quella sul figlio prodigo.
La frase; il proverbio che Ti accompagna da sempre?
Quello che è riportato nel mio libro “comicamaro”:”o dolore è de
chi ’o sente nò è chi passa e tene mente!”.
Benedetto, ma è vero che è quasi sempre triste, amaro,
malinconico il comico?
Emì, è ‘o vero…
Vorresti interpretare un ruolo drammatico?
Vorrei fare come Lino Banfi, che in gioventù ha fatto un certo
tipo di film mentre ora sempre magistralmente drammatico,
serio,profondo…si, vorrei interpretare un ruolo drammatico.
Quale domanda ti aspettavi ed, invece, no ti ho posto?
Un sorriso, una stretta di mano, come risposta, mentre varie
pacche sulle spalle si susseguono in un momento…è circondato da
Don Giovanni, Susi, Pino, Annarita, Alfredo e tanti altri.
Sì, è stato proprio un incontro…benedetto!
Febbraio 2004
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