INTERVISTA A PAOLO DEL VAGLIO UMORISTA GRAFICO
Gli Interisti di Salerno, Napoli, Olevano sul Tusciano, Cimitile,
Santa Maria a Vico (questi ultimi tre sodalizi ormai
"scomparsi"…) Lo hanno avuto come gradito "ospite d'onore" per
manifestazioni di Umorismo grafico su Sport, Amicizia, Socialità
e Solidarietà.
Nato nell'anno di topolino (1928), Paolo del Vaglio, Umorista
grafico, di chiara fama Nazionale, ha scritto 7 libri, disegnato
migliaia di vignette e di strips, relazionato in centinaia di
incontri (con me circa una trentina fra Inter Club, Parrocchie,
Chiese, Pro-loco…).
Professore, come nascono le sue vignette?
Dalla realtà quotidiana, traducendo, dopo un "quid", l'argomento
in vignetta.
A chi si rivolge?
A tutti, nessuno escluso.
Con chi preferisce "dialogare": con i suoi coetanei o con i
giovani?
Soprattutto con i giovani, ma non solo con loro…
Quali sono stati i suoi modelli?
Jacovotti, Craveri, Faccini e Peynet.
In che acque naviga l'umorismo oggi?
L'umorismo oggi naviga in paludose acque data la poco
sensibilità del pubblico in generale verso l'umorismo.
Quando nacque a Pigy?
Pigy nacque negli anni '60, seguito da Tailù, Don B., Frate
Angelico, Gabriel.
Cosa bolle nella sua pentola…di vignettista?
L'ottavo libro, L'ultimo prima di morire …
Professore, lei giocava a calcio?
Ho giocato in Porta dai 15 ai 64 anni! Il mio idolo? Angelo
Franzosi, portiere dell'Inter che collezionò ben 191 partite in
maglia nerazzurra. Poi sono stato affascinato da Giorgio Ghezzi,
Lido Vieri, Ivano Bordon, Walter Zenga. Tutti numeri 1
nerazzurri…
Perché in porta?
Perché, dalla porta, si apprezza di più il gusto estetico del
gioco.
Chi potrebbe essere un umorista grafico per il suo estro in
campo?
Senza alcun dubbio, Alvaro Recoba, il Chino.
Poi, con un sorriso bonario, prende carta e pennarello a punta
fina e… conclude questa simpatica chiacchierata cultural
sportiva-sportiva per il sito del coordinamento campano.
Febbraio
2004
|