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- intervista a : S.E. Rodriguez


INTERVISTA A S.E. OSCAR RODRIGUEZ

 

Il Cardinale Oscar Andreas Rodriguez Maradiaga, Sacerdote di Don Bosco, Arcivescovo di Tegucicalpa (Hoduras), è nato in quel paese il 29.12.1942 dal 3 maggio 19 61, appartiene alla congregazione salesiana, dopo aver ricevuto l’ordinazione sacerdotale in Guatemala il 28 giugno 1970 . La sua gente, alla notizia della sua Ordinazione Vescovile ( 8/1/1993 ), ha avuto una reazione di gioia e di soddisfazione, quasi di euforia, molto simile a quella che il paese sperimentò quando la Nazionale di calcio si qualificò alla fase finale dei mondiali.

 

Umanità, cordialità, disponibilità, competenza: queste sono alcune delle doti che caratterizzano maggiormente Monsignor Rodriguez, che fanno di lui una delle figure più popolari e rappresentative dell’episcopato latino-americano. L’ipotesi di un Papa dall’america latina, che è, ormai, il baricentro della chiesa mondiale, ha in lui il candidato ideale, uomo intelligente, aperto, moderno, cosciente dell’incidenza strutturale della chiesa cattolica in america latina.

 

Lo abbiamo incontrato dopo una celebrazione eucaristica officiata nella parrocchia salesiana di Portici-San Giorgio a Cremano e prima di un suo concerto (suona la fisarmonica ed il sassofono!) che ha riscosso unanimi consensi in tutte le persone che gremivamo la pur capiente Chiesa di Via Dalbono. Dopo aver indossato una maglietta celebrativa del centenario dei Salesiani del paese Vesuviano, ha risposto con estrema disponibilità ad alcune nostre domande:

 

Eminenza, come vorrebbe che fosse il successore di Sua Santità Giovanni Paolo II?

Prima di tutto un uomo di preghiera:penso che ciò sia “centrale” nella vita della vita della chiesa. Oggi non si prega molto, mentre il santo padre ci ha insegnato il valore della preghiera perché lui è un uomo contemplativo e di azione. Proprio come voleva Don Bosco.  Poi, credo che debba essere un uomo con un appassionato amore per Gesù cristo. Che non è un pezzo da museo, da “archeologia sacra” , ma è vivo in mezzo a noi. Il mondo, ora, non ha leader: quelli che ci sono ci conducono alla guerra… il santo padre, invece, è un autentico leader !

 

Come vorrebbe che fosse la chiesa del futuro?

Soprattutto “missionaria “e non “parcheggiata”! la globalizzazione ha introdotto un grande male: la privatizzazione. Soprattutto “missionaria”, visto che i tre quarti del mondo non “conosce” Gesù: quindi, come possiamo essere “passivi di fronte a ciò? Il papa ha detto che la chiesa deve essere “casa di comunione”. Don Bosco voleva che i Suoi giovani fossero “buoni Cristiani ed onesti Cittadini”: se come “buoni Cristiani” dobbiamo sperare in un mondo migliore, come “onesti Cittadini” possiamo sperare?

Certamente: dobbiamo costruire una “città nuova”, una città per tutti, con giustizia, con libertà, con verità ed equità. L’individualismo ci impedisce di realizzare il “bene comune”!

 

Dica la verità: preferisce stare in compagnia dei giovani, degli anziani o dei coetanei?

Ridendo di gusto – In compagnia dei giovani. Un salesiano ha questa vocazione. Io attingo forza da tutti i giovani!

 

Qual è la più nobile virtù Cristiana?

Senz’altro l’Amore! Noi dobbiamo “crescere” nell’Amore affinché il Signore “venga” a tutti noi.

 

Se Lei incontrasse il Signore Onnipotente, cosa gli direbbe?

Che Lo amo, che ho “consegnato” la mia vita a Lui per Amore, che voglio continuare, fino alla mia morte, a “servire” per Amore.

 

Quando e perché ha deciso di diventare Sacerdote?

Perché conoscevo i Salesiani da quando ero bambino. Non fu una scelta difficile perché “naturale”, spontanea.

 

Dio è più Padre o più Madre?

Tutte e due le cose. Quando pensiamo alla Sua Misericordia, allora entrambe le realtà sono presenti.

 

Prevale l’autorevolezza del Padre o la dolcezza della Madre?

Credo che prevalga la dolcezza della madre, sempre, sempre.

 

La pagina del Vangelo che preferisce?

Quando il Signore ci incita a prendere il largo, “Duc in altum”. L’ho sempre amata; ora, in particolare, di più dopo l’invito del Santo Padre. Il mio salmo preferito è il 130.

 

La preghiera prediletta?

Senz’altro il Padre nostro e l’Ave Maria.

 

Cos’è per Lei celebrare la Santa Messa?

E’ “salire” verso il Cielo! Da 33 anni che sono Sacerdote penso che in quel momento sono un “ponte” fra il Cielo e la Terra.

 

Quale domanda si aspettava ed, invece, non è stata fatta?

Ridendo di gusto – Mamma mia, che domanda…. Se sono candidato ad essere Papa visto che sempre lo chiedono, non solo a me, ma a tutti i Cardinali, visto che sono tutti eleggibili.

 

Eminenza, Lei è candidato ad essere il successore di Giovanni Paolo II?

Ridendo a crepapelle – No, non sono candidato. Voglio solo continuare a “servire” il mio Popolo, che è povero e ha bisogno di incontrare Dio!

 

Un messaggio finale per i lettori?

I Cristiani non sono una specie in via di estinzione. Siamo “chiamati” da Dio ad essere Santi così come Madre Teresa.

 

Ottobre 2003

 

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