NICOSIA
(Cipro), 4 novembre 2008 - Tutto rimandato. L'Inter voleva la
vittoria per staccare con due turni d'anticipo il pass per gli
ottavi, invece torna da Cipro con un pareggio che le sta
sicuramente stretto ma che avrebbe potuto avere il sapore
amarissimo della sconfitta. Il 3-3 in casa dell'Anorthosis non
spiega a pieno il dominio dei nerazzurri, soprattuto nei primi
45', chiusi però sul 2-2 per colpa anche di una pessima giornata
di Burdisso, responsabile sia del primo che del terzo gol dei
ciprioti. Il pareggio porta l'Inter a quota 8 in classifica,
seguito proprio dai ciprioti staccati di tre punti.
Mourinho
punta ancora sul 4-2-4, con Quaresma e Mancini esterni e
Ibrahimovic-Balotelli centrali. In mezzo al campo si rivedono
Cambiasso e Stankovic, con capitan Zanetti retrocesso sull'out
sinistro di difesa. Ketsbaia, privo di Savio, per il suo
Anorthosis sceglie il 4-1-4-1: Frousos è l'unica punta.
L'avvio è
tutto dei nerazzurri, con Ibrahimovic che già al 4' sfiora la
rete vedendosi ribattere un tiro da Beqaj dall'altezza del
dischetto. La squadra di Mourinho è padrona del campo, con i
ciprioti rintanati nella propria trequarti. Al 13' la partita si
sblocca: Ibrahimovic batte una punizione bomba dai trenta metri,
Beqaj non trattiene e Balotelli da due passi insacca a porta
vuota. Per il 18enne attaccante, il più giovane marcatore
nerazzurro in Champions, è la prima rete; per l'Inter la
centesima nella competizione.
L'Anorthosis
prova a reagire ma non riesce a costruire quasi nulla, l'Inter
rallenta un po' il ritmo cercando senza foga il raddoppio. Ma
l'harakiri, che sa quasi di autorete, è in agguato: al 31'
Burdisso di testa anticipa Julio Cesar in uscita, dando il via
libera a Bardon che firma il pari. L'Inter si ributta subito in
avanti, con Ibrahimovic e Balotelli che provano a combinare un
altro scherzo a Beqaj e Quaresma che si affida ai tiri dalla
distanza.
Il finale di
tempo regala altre due emozioni. Al 44' Balotelli batte un
corner dalla destra, Materazzi di mestiere si sbarazza di
Georgiu e di testa trafigge Beqaj, che dà una mano facendosi
passare la palla sotto le gambe. Per il difensore è la prima
rete in Champions della carriera. Ma non è finita: al primo
minuto di recupero, su corner per l'Anorthosis, Cambiasso
dall'altezza dell'area piccola rinvia di testa addosso a Panagi
(appena entrato al posto dell'infortunato Paulo Costa) e la
palla si insacca alle spalle di Julio Cesar per il 2-2.
L'Inter
comincia la ripresa dominando, ma è l'Anorthosis ad esultare. Al
50' Bardon centra dalla destra, Burdisso di testa rinvia addosso
a Frousos che da dentro l'area trafigge Julio Cesar facendo
esplodere la gioia dei tifosi dell'Anorthosis. Sul banco degli
imputati ancora il difensore argentino, per la seconda volta
responsabile diretto di una rete subita dall'Inter.
Mourinho
allora cambia completamente il volto dell'Inter, pur rimanendo
fedele al 4-2-4: dentro Cruz, Vieira e Maxwell, fuori Burdisso,
Stankovic e Mancini. L'attaccante argentino va a far coppia con
Ibrahimovic spostando Balotelli a sinistra. I nuovi centrali di
centrocampo sono Vieira e Zanetti, con Cambiasso arretrato al
centro della difesa. I risultati però non si vedono, visto che è
l'Anorthosis a sfiorare la rete costringendo Julio Cesar a due
miracoli.
L'Inter si
butta comunque in avanti, anche se le idee sono un po' confuse
per lo choc di ritrovarsi sotto in una sfida dominata. All'80'
però arriva il pari, firmato da Julio Cruz, che di testa
trasforma in gol una punizione di Balotelli. L'attaccante
argentino appena reintegrato festeggia andando ad abbracciare
Mourinho.
Il pareggio
dà la scossa all'Inter, che due minuti dopo il gol del pari
sfiora il 4-3. Cambiasso di testa raccoglie un assist di Cruz,
costringendo Beqaj a smanacciare in tuffo. Il pallone però
sembra aver varcato la linea di porta quando il portiere dell'Anorthosis
interviene, anche se l'arbitro fa proseguire. Poco dopo altra
occasione nerazzurra: questa volta è Ibrahimovic a mangiarsi il
gol vittoria dopo aver superato il portiere avversario.
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