FIRENZE, 29
ottobre 2008 - Una partita moderna, modernissima. In cui
Fiorentina e Inter ne hanno praticamente fino alla fine per
pressare stretto e muoversi in modo tatticamente accorto. Se si
aggiunge la classe di portieri come Frey e Julio Cesar e si
frulla tutto, lo 0-0 è inevitabile, a dispetto delle occasioni,
che pure ci sono state. Un pari che fa scivolare l'Inter al
quarto posto in classifica, un punto dietro al Milan e a due da
Udinese e Napoli.
L'Inter parte
subito forte, decisa a mettere in difficoltà la Fiorentina. E un
po' ci riesce, perché è vero che i viola reagiscono e ripartono,
ma è pure vero che in difesa soffrono: una situazione che
culmina nella traversa di Mancini, penetrato in area da destra
come nel burro per un secco diagonale. Col passare dei minuti,
però, i viola prendono le misure e guadagnano anche campo. La
spinta viene soprattutto dalla destra, dove imperversano Comotto
e Santana, dai cui piedi partono le prime occasioni per Pazzini
e Osvaldo, in entrambi i casi di testa. Così ora tocca all'Inter
giocare di rimessa, e a tratti mettere paura: come quando
Mancini libera da par suo Ibra in area per un tiro in acrobazia
che va fuori di un niente. Ma l'ultimo quarto d'ora si tinge
nuovamente di viola, con un crescendo di opportunità che arriva
fino alla splendida punizione dal limite di Pasqual ad aggirare
la barriera, su cui Julio Cesar si supera per respingere. Ed è
su quella parata l'episodio più discusso: perché Pazzini ci sta
arrivando, ma viene trattenuto da Burdisso, con l'arbitro
Rosetti che dice di continuare a giocare. Così si va al riposo
tra le polemiche.
Si riparte
con l'Inter di nuovo aggressiva ma anche con i viola che
dimostrano subito di poter mettere apprensione, soprattutto
dalla solita fascia destra. Il pressing resta aggressivo da
entrambe le parti, per cui è difficile giocare. Servono forze
fresche, e Mourinho le pompa con l'inserimento di Vieira e
Crespo. L'Inter sembra guadagnarci, così Prandelli lo imita
mettendo dentro Almiron e poi Jovetic. Tornano puntuali le
occasioni per i viola: sono Gamberini e Pazzini a sfiorare il
gol di testa. Poi ci prova Jovetic senza fortuna. E così
puntualmente, sul campo del Franchi trasformato in scacchiera,
il gol non arriva.
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