SI ALLA “ADOZIONE A DISTANZA” !

In una giornata di lavoro, fra una fotocopia di un contratto ad una
telefonata ad un fornitore, fra una pratica da archiviare e la
posta da distribuire, capita anche di ascoltare dei discorsi
seri instaurati da colleghi un po’ meno superficiali…
Nei giorni scorsi, ad esempio, la mia leggiadra
“vicina di scrivania“, la Dottoressa Anna Palma, commentando le
varie iniziative sociali, culturali, spirituali di associazioni
no-profit per i più “bisognosi”, mi domanda:” Emì, ma perché sei
favorevole alla “adozione a distanza”?”
La mia risposta, mi auguro chiara ed esauriente,
non si è fatta… attendere: “cara Anna, sono totalmente a favore
della “adozione a distanza” perché è una cosa buona e
giusta!perché ci consente di aiutare un bambino, una bambina,
una famiglia, una comunità senza stradicarli dal proprio
ambiente di vita.
Ci fa conoscere i problemi e la realtà dei paesi
in via di sviluppo.
E’ un”cammino di apertura”verso gli altri.
E’ uno strumento di educazione multiculturale
E’ un gesto di condivisione.
E’ un impegno costante.
Ci chiama ad essere “protagonisti attivi” del
gesto solidale ed a impegnarci in prima persona.
Ci aiuta ad acquisire una mentalità nuova, uno
stile di vita diverso che non conosce confini.
Ci permette di non essere “leghisti”,
campanilisti, gretti, chiusi, meschini!
Ci stimola a un nuovo atteggiamento critico verso
il consumismo più sfrenato ed attento, invece, agli incredibili
sprechi del superfluo.
Ci educa a non dimenticare mai l’altro,
“apertura” ai suoi bisogni più elementari, condivisione in
spirito di tortale gratuità!”.
Per la sempre-femminile Dottoressa palma sono
stato più che chiaro ed esauriente; per i tantissimi Lettori di
questo Periodico?. . .
Attendo riscontri dopo la pubblicazione di questa
mia analisi.
Emilio Vittozzi (aprile 2004) |