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Inter monumentale, Cinquina al Genoa

I nerazzurri sfoderano una prova da incorniciare nonostante l'emergenza e seppelliscono i rossoblu, ottenendo la miglior vittoria dell'era Mourinho. I punti di vantaggio sulla Juve diventano 4

 

GENOVA, 17 ottobre 2009 - L'allungo è servito. L'Inter seppelisce sotto cinque reti il Genoa, mai veramente in partita, e vola a quota 19 punti in classifica, 4 di vantaggio su Juventus e Fiorentina. Gli uomini di Mourinho si godono un primato solitario figlio di una gara da incorniciare, nata dall'emergenza figlia delle assenze di Eto'o, Milito e Thiago Motta che ha costretto il tecnico portoghese a ridisegnare i nerazzurri con un 4-3-2-1 che ha portato all'Inter la vittoria più netta dell'era Mourinho e al Genoa la prima sconfitta casalinga dal 19 aprile.

 

Gasperini deve rinunciare all'ultimo a Marco Rossi, non al meglio, e sceglie di rinforzare la difesa inserendo Papastathopoulos sulla destra. Biava recupera ed è al suo posto in difesa. In avanti Floccari è il punto di riferimento centrale. Mourinho non si fa tentare dall'ipotesi Suazo e lascia a Balotelli tutto il peso dell'attacco. A dare una mano all'Under 21 ci sono Sneijder e Stankovic, in mezzo al campo Muntari è preferito a Vieira.

 

Il Genoa prova a partire forte aggredendo i nerazzurri, ma l'Inter trova la via della rete dopo soli sei minuti: Cambiasso in area gira debolmente verso Amelia una sponda di Maicon, irrompe Modesto che devia alle spalle del proprio portiere. La squadra di Gasperini prova a riprendersi riversandosi nella metà campo nerazzurra, senza però riuscire a costruire pericoli veri per Julio Cesar. Palladino è ispirato e trova spazio a sinistra ma non basta, visto che Samuel e Lucio dominano al centro dell'area. Dall'altra parte Balotelli, nervoso come suo solito, si sposta spesso e volentieri sulla fascia destra, lasciando spazio alle incursioni centrali di Stankovic e Sneijder. Il serbo sfiora il raddoppio con un gran diagonale al 13', l'olandese al 31' serve un assist d'oro (dopo che Zanetti ha tolto il pallone dai piedi dell'incolore Zapater) che Balotelli trasforma nella sua prima rete stagionale che vale il raddoppio.

 

Il Genoa accusa il colpo e non riesce a riprendersi nemmeno quando Gasperini rimescola le carte passando alla difesa a quattro. I rossoblu si vedono solo al 40', quando l'ispiratissimo Palladino serve a Milanetto la palla che accorcerebbe le distanze se il centrocampista non fosse in fuorigioco. Questione di millimetri. L'Inter controlla il gioco e sembra destinata ad andare al riposo avanti di due reti, ma al 49' Amelia la combina grossa: il portiere spedisce sui piedi di Stankovic un rinvio che il serbo, al volo da 45 metri, gira in rete per il 3-0.

 

Gara senza storia nella ripresa, in cui l'Inter si presenta con Vieira al posto di Cambiasso, a cui Mourinho risparmia un tempo in vista del match di Champions League con la Dinamo Kiev. Il Genoa entra in campo senza convinzione, non riuscendo mai ad arrivare seriamente dalle parti di Julio Cesar nemmeno quando Gasperini manda in campo Palacio e Crespo. L'Inter allora decide di porre fine alla partita, trafiggendo per due volte Amelia tra il 21' e il 26'. Il 4-0 lo firma Vieira: il francese riceve palla da Sneijder al limite dell'area, si libera d'astuzia di Modesto e centra la sua prima rete stagionale. Poi è Maicon ad esultare, raccogliendo un pallone che vagava in area rossoblu dopo una mischia e trasformandolo nella prima cinquina stagionale dell'Inter. La gara virtualmente finisce qui, col pubblico di Marassi che continua ad incitare i rossoblu nonostante il tracollo. Per il Genoa è la terza sconfitta stagionale, che porta a 16 le reti subite in 8 giornate, una media di due a partita. Gasperini dovrà lavorare sulla difesa per risollevarsi.

 

 

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