Appiano
Gentile, 2 gennaio 2009 - Alla presenza di oltre mille tifosi,
sono ripresi questo pomeriggio al centro sportivo "Angelo
Moratti" gli allenamenti della squadra dopo la sosta per le
festività di Natale e Capodanno. La prima seduta di lavoro del
2009 è durata circa 90 minuti. I nerazzurri, inizialmente, hanno
svolto un lavoro di riadattazione funzionale attraverso esercizi
con la palla in regime neuro-muscolare.
Al
termine di questa prima fase, svolta a gruppi, esercitazioni sul
possesso palla e partitine a tema. Tutti i calciatori presenti
hanno lavorato in gruppo, compreso il portiere della Primavera,
Vid Belec. Assenti Adriano (visite di controllo da parte dello
staff medico in seguito all'infortunio riportato a Brema lo
scorso 9 dicembre) e Maicon, al quale José Mourinho ha concesso
due giorni di riposo in più in quanto non sarà disponibile per
squalifica in occasione di Inter-Cagliari.
Il
tecnico dei nerazzurri torna sulla sua dichiarazione alla
Gazzetta ("Meglio allenare l'Inter del Manchester United") e
specifica che era per alzare l'autostima collettiva della sua
squadra, senza voler fare alcun inutile paragone
In
Inghilterra, evidentemente, non vedevano l’ora di alzare un po’
la febbre Champions League. In particolare a Manchester. Del
resto, lo Special One "tira" sempre, anche e soprattutto ora che
è in Italia, e già Sir Alex Ferguson, il tecnico dello United,
aveva detto che a José Mourinhopiace provocare: i tabloid
inglesi non hanno fatto altro che seguire la sua scia. Così, una
delle frasi dell’intervista rilasciata dal tecnico interista
alla Gazzetta dello Sport, in edicola oggi, è stata subito
interpretata ad arte: "Mourinho dice che l’Inter è meglio del
Manchester", e giù considerazioni a margine per infiammare la
doppia sfida di febbraio e marzo.
In
realtà, Mourinho aveva soltanto risposto a una domanda: che cosa
dirà alla sua squadra nell’imminenza delle due gare contro i Red
Devils? "Non avrò alcun dubbio - aveva risposto - a dire questo
ai miei giocatori: "Se in questo momento potessi scegliere fra
essere l’allenatore del Manchester o dell’Inter, non avrei
dubbi: vorrei essere l’allenatore dell’Inter". Semplicemente un
modo - e questo Mourinho ci tiene a sottolinearlo - per alzare
l’autostima collettiva della sua squadra e non per dare giudizi
di merito sul valore del Manchester United, per criticarlo, o
per fare inutili paragoni fra la sua squadra e la prossima
avversaria di Champions dei nerazzurri.
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