MILANO, 4
ottobre 2008 - L'Inter torna a vincere e a convincere. Contro il
Bologna i nerazzurri si impongono 2-1, un risultato che non
rispecchia a pieno quanto di buono fatto vedere dai nerazzurri,
avanti nel primo tempo grazie ad una magia di tacco di
Ibrahimovic doppiata in avvio di ripresa da un rigore di
Adriano. L'unica pecca degli uomini di Mourinho, che affiancano
la Lazio in vetta alla classifica, è la rete concessa al Bologna
(firmata da Moras) dopo un'incredibile errore in difesa. Per i
rossoblu di Arrigoni, troppo sblianciati e incapaci di mordere,
quinta sconfitta di fila.
Mourinho
sceglie le due punte, Adriano e Ibrahimovic, con Mancini e
Quaresma a spingere sulle fasce. In difesa assieme a Cordoba c'è
Rivas, in mezzo al campo Muntari e Vieira con Cambiasso in
panchina. Anche Arrigoni cambia il suo Bologna: a spingere sulla
corsia di destra difensiva c'è Marchini, che ha davanti a sé
Adailton. Di Vaio è l'unica punta.
I nerazzurri
prendono subito in mano il gioco, con Mancini e Quaresma che si
scambiano spesso le posizioni e Adriano e Ibrahimovic a svariare
su tutto il fronte d'attacco. Il Bologna si vede solo
all'inizio, con una bella botta di Volpi dalla distanza, poi la
squadra di Arrigoni si preoccupa solo di arginare le incursioni
nerazzurre, che si fanno sempre più insistenti, soprattutto
partendo dalle fasce.
Ed è proprio
dalle corsie esterne che al 25' nasce l'azione del vantaggio
nerazzurro: Adriano mette al centro da sinistra, Ibrahimovic sul
primo pallo anticipa il tuffo di Terzi con un tacco da antologia
che manda in delirio San Siro. Il Bologna accusa il colpo,
comincia a sbagliare anche in fase d'appoggio e l'Inter va a
nozze, fermata solo dalle parate di Antonioli e da qualche
imprecisione di troppo negli ultimi 16 metri.
I nerazzurri
provano a chiudere i conti prima dell'intervallo, subito dopo
che un tiro a girare di Volpi chiama Julio Cesar al primo
intervento degno di nota della sua serata. Gli ultimi sette
minuti (compresi i due di recupero) del primo tempo sono un
assalto nerazzurro ai pali di Antonioli, che riesce a non
capitolare lanciandosi a capofitto su ogni pallone che gravita
dalle parti dell'area piccola.
Si ricomincia
con l'Inter che dopo 4' ottiene un rigore per un mani di Volpi
su cross di Mancini. Dal dischetto va Adriano, che spiazza
Antonioli e raddoppia. L'Inter resta in attacco alla ricerca
della terza rete, ma improvvisamente è il Bologna ad esultare.
E' il 56'
quando una clamorosa incomprensione in area nerazzurra tra
Zanetti e Cordoba regala palla a Moras a due passi da Julio
Cesar: il difensore greco del Bologna ringrazia e riapre la
partita. Il gol mette le ali ai rossoblu, pericolosi due volte
con Valiani con l'Inter che spreca un bel contropiede per
l'egoismo di Quaresma. Poi i nerazzurri si riprendono e tornano
a comandare il gioco.
La
maledizione che aleggia sui difensori dell'Inter torna a colpire
al 70', quando Rivas si infortuna al ginocchio destro dopo un
contatto con Di Vaio. Mourinho, che non ha Burdisso e Materazzi
per squalifica, sceglie di tornare al 4-3-3, inserisce Cambiasso
per affiancare Cordoba e Stankovic al posto di Mancini per
rinforzare il centrocampo. Intanto Arrigoni aveva ridisegnato il
suo Bologna, affiancando Marazzina a Di Vaio e spedendo prima
Zenoni e poi Coelho sulla corsia di destra.
L'Inter
arretra il proprio baricentro e lascia che siano gli ospiti a
cercare il pareggio, ma i rossoblu, più intraprendenti in
avanti, lasciano ampi spazi per i contropiede dei nerazzurri.
Proprio nel finale Ibrahimovic si divora, solo davanti a
Antonioli, la palla del possibile 3-1.
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