DISASTRO
INTER IN TURCHIA, L'EUROPA È SEMPRE AMARA
A quasi sette mesi dalla notte di Valencia i nerazzurri perdono
inaspettatamente sul campo del Fenerbahce (1-0, gol di Deivid).
La squadra di Mancini mai in partita: si salvano solo Julio
Cesar e Rivas
ISTANBUL (Turchia), 19 settembre 2007 -
L'Inter delude al suo esordio in Champions incassando la
sconfitta (1-0, gol di Deivid al 43') sul campo del Fenerbahce.
Inesistente l'apporto dell'attacco nerazzurro, prevedibile e
poco servito. Julio Cesar evita un passivo peggiore con
interventi strepitosi. Dal disastro si salva anche Rivas,
positivo alla sua prima partita europea.
FESTA
TURCA
- Le strade attorno allo stadio sono imbandierate come nei
giorni migliori, l'atmosfera è allegra e gli altoparlanti
sparano samba a tutto volume. Tutt'altro che causale, visto che
il Fenerbahce è una specie di succursale del Brasilerao con Zico
in panchina, Roberto Carlos a sinistra e Alex a dettare i tempi
del gioco con tocchi di classe purissima, mai visti nella sua
breve avventura a Parma.
ALEX
- I cambi di gioco sono un problema per Mancini, che aveva
piazzato Stankovic a destra e Solari al posto di Figo dalla
parte opposta per frenare le avanzate di Roberto Carlos. Julio
Cesar però non è mai tranquillo. Certo, Rivas se la cava
egregiamente da centrale, ma Samuel è costretto a giocare di
mestiere su Kezman (rigore reclamato al 20' per uno strattone
sospetto dell'argentino). Il centro del gioco turco gravita
attorno ad Alex, che cerca gli inserimenti di Deivid
continuamente. Asse cruciale, che spacca in due la partita al
43': serpentina del fantasista, missile della punta sotto la
traversa. Da questo momento il Fenerbahce assume il controllo
della partita lasciando all'Inter le briciole.
SPENTI
- Il palo di Roberto Carlos a inizio ripresa è il segnale che la
partita ha preso una piega favorevole a chi gioca in casa. Con
Figo in campo le cose non migliorano per i nerazzurri, costretti
dalle assenze a sperimentare nuovi automatismi. A stringere però
è Julio Cesar a evitare che le proporzioni della sconfitta si
avvicinino al crollo. Davanti l'Inter è impalpabile: non trova
mai il modo di fare il solletico a Volkan, tutt'altro che sicuro
nella sua area. Jimenez e Crespo ci mettono un minimo di
energia, ma in condizioni di schiacciante vantaggio psicologico
la squadra di Zico non molla un centimetro, portando a casa una
vittoria storica e meritata.
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