GENOVA,
19 marzo 2008 - Per la quinta volta in campionato l'Inter resta in dieci.
Per l'ottava volta pareggia, lasciando aperta alla concorrenza la porta
della speranza. L'1-1 di Genova (gol di Suazo nel primo tempo, pari di
Borriello negli ultimi minuti) è fortemente condizionato dal rosso a Pelé.
Ma premia l'orgoglio del Genoa che nella ripresa ha schiacciato gli
avversari nella propria metà campo.
Due
sorprese e mezza nella formazione iniziale di Mancini: c'è il portoghese al
posto di Vieira (affaticato) e Solari invece di Jimenez, con Suazo in
attacco di fianco a Ibrahimovic. Gasperini lascia Borriello a masticare
amaro, non rinunciando all'esperienza di De Rosa in difesa. E' proprio il
napoletano di Stoccarda a tradire il Grifone dopo 11 minuti: l'anticipo va a
vuoto e lo svedese affonda a sinistra dopo il passaggio di Cambiasso; poi
c'è l'assist in mezzo per Suazo, facilmente a segno davanti alla porta.
Tutto
sommato il Genoa non dispiace. Cerca con coraggio lo scambio di prima, con
Rossi attivissimo a sinistra. Ma Julio Cesar resta in piedi per tutto il
primo tempo. Le cose iniziano a cambiare quando Pelé lascia in dieci l'Inter
per doppia ammonizione (due falli su Juric, il primo netto e scorretto, il
secondo meno nitido e non cattivo ma quanto meno azzardato). Mancini deve
ridisegnare il suo assetto con un uomo in meno come è già accaduto in 8
occasioni tra serie A e Coppe, mettendo in conto un dispendio di energie
supplementare. L'ennesimo. E' Suazo a sdoppiarsi per consentire alla squadra
di sostenere la presenza di Ibra come unico (e poco mobile) riferimento
offensivo, come era già accaduto due volte contro il Liverpool.
L'infortunio di Criscito (sospetta distorsione alla caviglia) rallenta di
poco l'accelerazione del Genoa, che con Borriello è tutta un'altra squadra.
La presenza di Rivas rafforza la difesa sganciando Chivu da compiti di sola
copertura. Ed è una mossa giusta perché i cross nell'area interista si
ripetono e il romeno non può esprimersi al massimo nel gioco aereo.
L'inserimento di Fabiano allarga il gioco del Genoa, che porta in area una
selva di palloni per un assalto continuo ma sterile. Juric impegna Julio
Cesar quando mancano meno di 10 minuti alla fine.
L'Inter
è solida in mezzo, ma imbarca acqua sulle passerelle laterali. Juric
martella Maicon e propizia il gol dell'1-1: sassata non trattenuta da Julio
Cesar, sulla traiettoria c'è Borriello, che in mezza rovesciata fa 17 (capocannoniere
solitario) e fissa il punteggio sull'1-1. Negli ultimi minuti l'intensità
rossoblù rischia di tracimare. L'Inter però tiene e salva un punto che vale
oro con 9 giornate ancora da giocare. Di sicuro, in inferiorità numerica,
non si poteva sperare di più. |