Roma ko
3-1: all'Inter la Supercoppa Italiana
E'
dei nerazzurri il primo trofeo stagionale: i giallorossi passano
con Riise, poi regalano a Pandev il gol del pari in chiusura di
primo tempo. Nella ripresa decide la doppietta del camerunese
Milano, 21
agosto 2010 - L’Inter vince la Supercoppa italiana, piegando
un’ottima Roma 3-1. Decidono la rete di Pandev e la doppietta di
Eto’o, che rimontano il centro iniziale di Riise. E così Benitez
comincia la sua avventura con un successo - il terzo per i
nerazzurri nei quattro precedenti con la Roma in questa
competizione -, e così l’Inter conquista il quarto trofeo del
2010, dopo Champions, scudetto e Coppa Italia, l’unico che gli
era sfuggito nella scorsa stagione, quando si era arresa alla
Lazio a Pechino. La squadra di Ranieri subisce invece un’altra
sconfitta bruciante, rimanendo con in mano un pugno di mosche
dopo una prestazione eccellente, soprattutto per un’ora. Ma un
gol regalato e poca concretezza sottoporta la condannano: alla
distanza emerge il "cingolato" nerazzurro, possente e
inesorabile. L’uomo partita è Eto’o: quest’anno si era
ripromesso di segnare di più: è partito alla grande.
Prima del
minuto di raccoglimento per la scomparsa dell’ex Presidente
della Repubblica Francesco Cossiga fa rumore lo striscione
gigantesco della Curva nord contro la tessera del tifoso. Niente
coreografia. L’Inter gioca con l’atteso 4-2-3-1, con Pandev
sulla destra ed Eto’o dall’altra parte. In mezzo Zanetti è
preferito a Stankovic, Chivu terzino sinistro. La Roma schiera
un 4-3-3 di partenza, che si trasforma in 4-1-4-1 in fase di
copertura, con Pizarro davanti alla difesa e Menez e Vucinic ai
fianchi di Totti.
La prima
mezz’ora è tutta giallorossa. La Roma è chirurgica nei lanci di
Totti, centravanti di manovra, che dà il meglio quando diventa
la fionda per le verticalizzazioni giallorosse. I suoi
suggerimenti in profondità, con il compasso, hanno come
beneficiari prima il vivace Menez, che spreca, poi Vucinic, che
si fa ipnotizzare da Julio Cesar, quindi Riise, che trova l’1-0.
Il norvegese segna con una puntata di sinistro da calcetto. La
Roma fa male soprattutto in mezzo alla retroguardia di Benitez:
i possenti Lucio e Samuel, ancora non al meglio della
condizione, faticano, presi in velocità dagli inserimenti da
dietro. La Roma spinge poi forte a destra, dove Menez mostra
sprazzi del suo discontinuo talento. E l’Inter? Si affida ai
piedi deliziosi di Sneijder, che riprende da dove aveva finito -
un Mondiale sontuoso - e regala idee in rifinitura e conclusioni
insidiose. Ma è pochino, perchè l’Inter non coinvolge gli
esterni d’attacco, Eto’o, e soprattutto Pandev.
il pareggio i
campioni d’Europa lo trovano comunque, grazie ad un regalo
grande così di Vucinic. Il montenegrino in ripiegamento si
trasforma in uomo assist, ma per Pandev, cui recapita un
retropassaggio sciagurato a un metro dalla porta solo davanti al
malcapitato Lobont. 1-1 facilissimo al 41’. Il risultato con cui
le squadre vanno all’intervallo.
Ottima Roma
anche in avvio di ripresa. Destro al volo largo di Menez,
indiavolato. Dopo 10’ esce Pizarro, non al meglio, dentro Taddei:
il playmaker diventa De Rossi. L’Inter continua a soffrire,
anche con i chili di Stankovic, che dopo l’intervallo ha
sostituito capitan Zanetti. L’Inter stringe i denti, ma quando
riparte fa male. Segna con Milito, sempre in agguato nell’area
piccola, ma la rete non viene convalidata: fischiato un
fuorigioco ad Eto’o, autore dell’assist, che invece non c’era.
I nerazzurri
non hanno neanche il tempo di recriminare che trovano comunque
il 2-1. Con Eto’o, che segna sottoporta, lui che vorrebbe
giocarci più vicino, sfruttando la rifinitura dalla destra di
Milito. Le parti si sono invertite rispetto al gol non
convalidato. San Siro ribolle adesso, di gioia e rabbia, e dal
settore dello stadio che vede vicine le due tifoserie sfolla un
po’ di gente: alcuni supporters interisti lamentano un lancio di
oggetti dal settore ospite. Si interrompe anche la partita:
fumogeni. Dal fumo emerge Eto’o, con un sinistro che fa
pasticciare Lobont. L’ennesima puntata della classica italiana
degli ultimi anni, divertente e giocata a buon ritmo, per essere
agosto, premia dunque l’Inter, che può alzare al cielo di una
serata calda milanese, la Supercoppa 2010
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