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Napoli spazzato via in 5 minuti L'Inter si prende la testa

 

Ancora Eto'o e Milito, anche se il gol del'argentino è viziato da un fuorigioco. Lucio di testa punisce una pessima difesa del Napoli, Lavezzi fissa il 3-1 finale. Nessuna reazione della squadra di Donadoni nella ripresa, ora tocca alla Juve rispondere ai nerazzurri

 

MILANO, 23 settembre 2009 - Chi fermerà Milito ed Eto'o? Non il Napoli, che li vede segnare entrambi nel giro di cinque minuti. E non i guardalinee, diranno i più maliziosi, visto che il 2-0 dell'argentino, al quinto gol in campionato, è viziato da offside. Ma c'è poco da aggrapparsi alla moviola per il Napoli e per le rivali dei nerazzurri. A San Siro non c'è mai partita, anche senza Mourinho in panchina, l'Inter col 3-1 vola in testa all classifica, seppur per una notte. Il progetto nerazzurro prende forma (ed è forse per questo che il tecnico portoghese fa giocare sempre gli stessi), quello del Napoli no. Almeno, s'è svegliato Lavezzi: ora serve qualche idea di Donadoni.

 

partenza a razzo — Prima della partita passerella e saluto alle due squadre in campo per i ragazzi di Inter Campus, impegnati nel primo "Mondiale" in Toscana. Sono bambini di 19 rappresentative provenienti dalle varie zone del Mondo dove opera Inter Campus, che vuole dare attraverso il calcio un'alternativa e una possibilità a bambini provenienti da situazioni e zone del mondo difficili. Lunga sfilata, che ritarda di qualche minuto l'inizio della partita. Ci penseranno Eto'o e Milito a recuperare il tempo perduto. Partenza a razzo dei nerazzurri, che nel giro di cinque minuti si trovano già sul 2-0: sul primo corner, al 2', Samuel colpisce di testa, la palla resta a ballare sulla linea, fra De Sanctis e Milito, Eto'o la spinge dentro. Sono i primi sintomi di una sofferenza del Napoli sui calci piazzati che si confermerà sul gol di Lucio. Prima, però, arriva il 2-0 di Milito: percussione centrale di Maicon, in mezzo a belle statuine ospiti, palla dentro per Milito che non perdona. Tutto bello, però da annullare, perché l'argentino è in offside.

 

Gli altri due gol del primo tempo sono frutto di amnesie sui calci da fermo. Il Napoli di Donadoni su corner e punizioni difende a zona: ma in occasione di due gol su tre Samuel e Lucio sono liberi di staccare e colpire. Il brasiliano segna così il suo primo gol in nerazzurro. Non una gran scelta, quella difensiva. Il gol che sblocca Lavezzi dopo un digiuno che durava da marzo è invece frutto di un calo di tensione dell'Inter, che sul 3-0, senza Mourinho in panchina, si rilassa: Chivu praticamente regala il corner, Contini può rimetterla in mezzo, il Pocho può colpire da solo. Ma il 3-1 non riaprirà la partita.

 

Il secondo tempo del Napoli è infatti preoccupante: poca reazione, nessuna idea di gioco, giocatori che tentano la soluzione personale senza provare mai a giocare d'insieme. Il 3-5-2 non convince, perché da una parte lascia le fasce sguarnite (con Zuniga spaesato a sinistra), ma contemporaneamente non sfrutta la presunta superiorità numerica in mezzo, perché Bogliacino non si vede mai, mentre Gargano porta sempre palla, spesso perdendola. Cigarini non aveva convinto in passato, ma questi hanno fatto peggio. Segnali positivi? Il risveglio di Lavezzi, non solo per il gol, mentre l'altra presunta stella Hamsik fa scena muta.

 

Intanto il progetto Inter prende sempre più forma: Eto'o e Milito sono impressionanti per volume di gioco e movimento. Nonostante un pressing continuo, restano lucidi in zona gol. Milito poi è eccezionale nella difesa della palla spalle alla porta e nel dettare i passaggi. Il ritorno di Cambiasso ad alti livelli fornisce un aumento di copertura e pressione sui centrocampisti avversari (e pure su Lavezzi), Maicon ha ricominciato a fare il solco sulla corsia destra. Lucio per lunghi tratti è dominante, le uniche note negative sono qualche amnesia di Chivu (svagato) e un inserimento più faticoso di quanto avesse fatto credere il derby per Sneijder. Ma c'è tempo, e un temporaneo primo posto

 

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